La Mostra del Disco
Situata nel nord est dell’Italia, a 40 minuti da Venezia, al confine con Austria e Slovenia, la Mostra del Disco di Pordenone spegnerà 35 candeline a gennaio 2025.
Tra le prime kermesse del vinile in Italia, si colloca al momento sia per quantità di espositori che per pubblico pagante come la prima Fiera del genere nella penisola.
I numeri parlano chiaro: più di 160 espositori da tutta Europa, in un’area di 6000 m2 presso il polo Fieristico di Pordenone, tra i più ricettivi e moderni del nord est, presenza di pubblico in crescita esponenziale, ed eventi che accompagnano la due giorni ormai diventata un appuntamento classico e imperdibile per gli appassionati.
Oltre 4 mila persone hanno partecipato all’ultima edizione, caratterizzata da una mostra e un’esclusiva ristampa in musicassetta del primo album dei Tre Allegri Ragazzi Morti, la rock band di spicco del panorama italiano di ritorno, tra l’altro, dal tour europeo in queste settimane. Un pubblico sempre più grande è atteso alla prossima edizione, il 25 e 26 gennaio 2025.
Un evento ricco di particolari, curato nei minimi dettagli e personalizzato al massimo rende il week end un’esperienza avvolgente e indimenticabile, un’immersione completa nel mondo dei vinili e della musica.
La MOSTRA DEL DISCO ha, nel corso degli anni, alimentato le proprie ambizioni internazionali ricercando e coinvolgendo espositori francesi, spagnoli, tedeschi, svedesi e austriaci, oltre a proporre la migliore selezione di espositori italiani.
La passione e l’amore per i vinili e la musica sono state la scintilla indispensabile per la realizzazione e la continuità dell’evento. La determinazione e l’ambizione di portare un evento di qualità sempre maggiore al pubblico italiano è il carburante che alimenta il nostro lavoro.
La MOSTRA DEL DISCO nasce con il desiderio di portare nel nostro territorio una fiera del disco diversa. Un grande evento che possa coinvolgere oltre ai collezionisti anche tutti gli amanti e appassionati della musica, nonché attrarre curiosi e giovani peravvicinarli a questo speciale ambiente, anche attraverso l’organizzazione di eventi collaterali dal “respiro internazionale”